mercoledì 31 marzo 2010

Si celebra Giotto

In occasione dell’VIII centenario della fondazione dell’Ordine francescano, Assisi celebra Giotto con due importanti eventi: il restauro dei dipinti murali della cappella di San Nicola e, dal 10 aprile al 5 settembre 2010, una mostra virtuale su «Giotto com’era», allestita nel palazzo del Monte Frumentario a pochi passi dalla Basilica. La cappella di San Nicola si apre all’estremità del transetto destro nella Basilica Inferiore. Fatta erigere dal cardinale Napoleone Orsini per accogliervi il monumento funebre del nipote Giovanni Gaetano, risultava già officiata il 6 marzo 1306 e quindi probabilmente già decorata a quella data. L’esecuzione dovette avvenire prima del viaggio a Padova e poco dopo gli affreschi francescani nella Basilica Superiore, verso il 1297-1300. Relativamente all’attribuzione la presenza di Giotto sembra esser riconoscibile in alcuni busti di santi negli sguanci dei finestroni mentre la restante decorazione dagli studiosi è stata più o meno equamente suddivisa tra diversi artisti umbri formatisi nella bottega del Maestro: dal Maestro Espressionista di Santa Chiara a Palmerino di Guido al cosiddetto Maestro della cappella di San Nicola. Il restauro è stato affidato alla Tecnireco di Spoleto e diretto da Vittoria Garibaldi e Sergio Fusetti, conservatore della Basilica. Durante tutta l’esecuzione dei lavori, gruppi di visitatori potranno salire sui ponteggi per ammirare da vicino «I colori di Giotto». Negli spazi del trecentesco palazzo del Monte Frumentario, recentemente restaurato, i visitatori potranno invece conoscere l’aspetto originale delle Storie di san Francesco dipinte dal Maestro nella Basilica Superiore, quando ancora non erano state alterate e impoverite dal tempo e dagli uomini. Sotto la guida di Giuseppe Basile, ognuna delle 28 scene è stata ricostruita da Fabio Fernetti alla luce delle tracce riscontrate in seguito a ricognizione sistematica della superficie pittorica, dei pigmenti e degli altri materiali costitutivi. I pannelli, grandi circa la metà delle scene reali, sono collocati nella stessa di­sposizione delle Storie nella Basilica Superiore, con le quali il visitatore potrà operare tutti i confronti visualizzando su schermi predisposti le immagini dello stato attuale in altissima definizione e constatando quanto dello splendore e della ricchezza materica originaria è andato perso nel corso dei secoli. Il visitatore avrà inoltre modo di «entrare» in una riproduzione tridimensionale in scala reale (circa 10 mq) della Benedizione della Regola studiata dal Cnr. In programma anche un documentario sui restauri della Basilica (Artmediastudio) e una sequenza esemplificativa della tecnica impiegata da Giotto. Nella Pinacoteca Civica infine sarà allestito un percorso didattico dedicato al cantiere medievale e alla tecnica dell’affresco. Il progetto, che si avvale di un comitato scientifico presieduto da Antonio Paolucci e composto da Giuseppe Basile, Roberto de Mattei, Anna Di Bene, Sergio Fusetti, Vittoria Garibaldi, Elvio Lunghi, Enrica Neri Lusanna, Serena Romano, Francesco Scoppola e Alessandro Tomei, prevede per il 2011, sempre presso il palazzo del Monte Frumentario la mostra «Giotto e Assisi», centrata sulla presenza del pittore fiorentino ad Assisi, dai possibili esordi duecenteschi delle storie dell’Antico Testamento e di san Francesco, fino alla decorazione della Basilica Inferiore. Un ponteggio allestito nella prima campata della Basilica Superiore consentirà la vista ravvicinata delle Storie francescane.