giovedì 29 ottobre 2009

Convegno Francescano a Camerino

Monastero Santa Chiara di Camerino
in collaborazione co
Monastero Santa Lucia di Foligno
Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani
della Pontificia Università Antonianum di Roma
Giornata di studio
Osservanza Francescana al Femminile
IV. La beata Battista Varano e i suoi scritti
Camerino, sabato 7 novembre 2009
Presiede prof. Pietro Messa, ofm
ore 9,00 Saluti
ore 9,15 Pierluigi Falaschi, Battista e il suo tempo: tra Giulio Cesare Varano e papa Alessandro VI
ore 9,45 Maria Grazia Nico Ottaviani, Le donne dei Varano
ore 10,15 Pausa
ore 10,30 Nicoletta Giovè, La scrittura di una donna, la scrittura di Battista Varano
ore 11,00 Giancarlo Breschi, Appunti sulla lingua della beata Battista Varano
ore 11,30 Discussione

Presiede prof. Roberto Lambertini
ore 15,00 Silvia Serventi, Lo status quaestionis circa gli scritti di Battista Varano
ore 15,30 Adriano Gattucci, ofm, “Eranome in tanto fastidio le cose devote e li frati e le sore”. L’Autobiografia
ore 16,00 Pausa
ore 16,15 Massimo Reschiglian, ofm, Le Istruzioni al discepolo tra comunicazione sapienziale e riferimenti autobiografici
ore 16,45 Angela Emmanuela Scandella, osc, Aspetti dell’esperienza spirituale di Battista da Varano
ore 17,15 Gabriella Zarri, Conclusioni

venerdì 9 ottobre 2009

Convegno di Studi

Convegno di Studi
“Per La Santità Sua”:
San Giacomo della Marca a Napoli
(1473-1476)

Venerdì 20 novembre 2009
Ore 9.00
Sala Maria Cristina
Monastero di S. Chiara
Napoli
programma:

Venerdi 20 novembre
Sala Maria Cristina, Monastero di S. Chiara, Napoli


Presiede i lavori: Prof. Errico Cuozzo (Università Suor Orsola Benincasa, Napoli, Accademico Pontificio)

- ore 9.00 Accoglienza

- ore 9.15 Saluti delle Autorità

- ore 9.45 Prolusione
Prof. Luigi Pellegrini ofmCap. (Società Internazionale di Studi Francescani, Assisi)

- ore 10.30 San Giacomo della Marca a Napoli: testimonianze d’archivio e documentazione
presentazione a cura della dott.ssa Fulvia Serpico (Università “Suor Orsola Benincasa”, Napoli)

- ore 11.00 Ordini mendicanti, movimenti osservanti e dinamiche politico-sociali nella Napoli del Quattrocento
Prof.ssa Rosalba Di Meglio (Università Federico II)

- ore 11.30 coffee break (Sala delle cappe)

- ore 11.45 Il linguaggio politico e la pedagogia civile di Giacomo
Prof. Paolo Evangelisti (Archivio Storico della Camera dei Deputati)

- ore 12.15 Tra quaresimali e “Piacere Onesto”: cultura alimentare negli anni di San Giacomo
Dott. Tommaso Lucchetti (Storico della cultura gastronomica e dell’arte conviviale, Sistema Museale della Provincia di Ancona)

- ore 12.45 progetto “La Cucina dello spirito” presentazione con descrizione delle ricette a cura della sig.ra Ermetina Mira, Presidente dell’ Ass. I sapori del Piceno.

- ore 13.15 Pausa pranzo (buffet nella Sala delle Cappe)
Degustazione dei Dolci conventuali e monastici (a cura dell’Associazione “I Sapori del Piceno- La cucina dello spirito”)

- ore 15.30 visita Chiostro, Museo

- ore 16.00 I luoghi di S. Giacomo
Dott. Luigi Abetti (Università Suor Orsola Benincasa)

- ore 17.00 L’Immagine di S. Francesco nei Sermoni di Giacomo della Marca
Dott. Lorenzo Turchi, ofm (Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani della Pontificia Università Antonianum in Roma)

- ore 17.30 Tunc senex lacrimans... Giacomo della Marca tra Minori osservanti e Minori conventuali: i precari equilibri di un santo
Dott. Pacifico Sella, ofm (Studio Teologico Interprovinciale San Bernardino di Verona)

- ore 18.00 I “Miracoli Napoletani” di Giacomo della Marca
Prof.ssa Marina Montesano (Università di Genova)

- ore 18.30 Conclusioni
Prof. Marco Bartoli, (Lumsa e Pontificia Università Antonianum, Roma)

Per celebrare la ricorrenza della morte di
S. Giacomo della Marca si terrà
Il 28 novembre 2009:
- ore 10.00 Santa Messa Solenne, Chiesa di S. Maria la Nova, Cappella di S. Giacomo
presieduta dal Ministro Provinciale dell’Ordine dei Frati Minori P. Agostino Esposito con la partecipazione dell’OFS e della GIFRA

venerdì 3 luglio 2009

AVVISO

Il prossimo 20 novembre 2009 si terrà a Napoli presso il Monastero di S. Chiara il convegno dal titolo: "Giacomo della Marca a Napoli. Fonti e documentazione". Con il patrocinio del comune di Napoli e della Provincia Francescana dei Frati Minori. A breve il programma definitivo

lunedì 8 giugno 2009

Hai guardato me

Arriva anche a Prato «Hai guardato me», il recital che l’Ordine dei frati minori sta portando in giro per la Toscana in occasione dei festeggiamenti per gli 800 anni della regola francescana. Dopo il successo delle rappresentazioni a Pisa, Grosseto e Firenze, sabato 13 giugno 2009, alle 21, lo spettacolo, ad ingresso gratuito, sarà in scena al teatro Frassati di San Giusto (accanto alla pieve, in via della Rimembranza). Inserito all’interno delle iniziative culturali della Missione diocesana, il recital racconta la vita di San Francesco mettendo in evidenza il mistero delle stigmate e la conformazione del Santo al Crocifisso. Tra gli attori in scena, tutti ragazzi non professionisti, appartenenti ai movimenti giovanili francescani della Toscana, c’è anche fra’ Alessio Prosperi della comunità pratese «Maria Madre dell’Incontro» di via Donizetti, nel ruolo di frate Leone. L’anniversario francescano sarà onorato anche con l’arrivo in città della reliquia del sangue di san Francesco. Per due giorni, sabato 20 e domenica 21 giugno, la reliquia del Santo sarà ospite della chiesa di San Francesco. La sera del sabato, alle 21,15, si terrà una veglia di preghiera animata dalla comunità dei frati minori di Prato. Domenica 21, alle 11,30, messa presieduta dal Vescovo di Prato Gastone Simoni.

martedì 12 maggio 2009

San Francesco d'Italia

francescoConvegno internazionale

San Francesco d’Italia

Rieti, 12-13 giugno 2009

Il Convegno è promosso dal CESA (Centro Europeo di Studi Agiografici) in collaborazione con l’Assessorato ai Beni Culturali del Comune di Rieti e l’AISSCA (Associazione Italiana per lo Studio della santità, dei Culti e dell’Agiografia) e la Biblioteca Paroniana di Rieti.



Biblioteca Paroniana

Via S. Pietro Martire, 28 - 02100 Rieti
Tel. 0746.287331/ 287295 - Fax 0746.297565
E-mail: cesa@gmail.it.
Programma_francesco<< Programma completo in formato PDF.



domenica 3 maggio 2009

La grazia del lavoro

Il VII Convegno di Greccio, in occasione dell’ottavo centenario della approvazione della Regola dei Frati minori, prende in esame un tema di capitale importanza per il movimento francescano: il lavoro. Fin dalle origini i Francescani hanno modellato la loro azione pastorale tenendo presente la decisiva indicazione di Francesco d’Assisi di esercitare una professione debitamente appresa. Si vuole comprendere la storia e le tematiche scaturite da quell’iniziale prescrizione (Regola non bollata, VII e Regola bollata, V) e misurarne le ricadute nella contemporaneità tra scelta e necessità, tra mondo economico e produttività, tra ripetitività e creatività, senza dimenticare il significativo insieme che muove dalla dimensione di “grazia” connotante la ministerialità dell’Ordine francescano tra dono e governo del mondo creato.
La partecipazione libera è senza iscrizione e senza prenotazione.
8-9 maggio 2009
Oasi Gesù Bambino, Greccio (Rieti)

mercoledì 29 aprile 2009

Il Santo dal Sultano


Il Santo dal Sultano
L'incontro di Francesco d'Assisi e l'islam

di John Tolan

traduzione di M. Sampaolo

pp. 432, € 30,00

Laterza, 2009

ISBN: 9788842085614

Nel 1219, nel quadro della quinta crociata, Francesco d’Assisi lascia l’Italia per andare in Egitto a incontrare il sultano Malik al-Kâmil. È un faccia a faccia misterioso su cui storici, teologi, artisti e scrittori non hanno mai smesso di interrogarsi: ricerca del martirio? Ingenuo atto di audacia? Risultato estremo di una volontà di proselitismo o modello esemplare di dialogo interreligioso? Dalle esaltazioni agiografiche dei primi biografi alle interpretazioni attualizzanti di Benedetto XVI, dagli affreschi della basilica di Assisi alle incisioni di Gustave Doré, John Tolan segue l’intricato arabesco che il racconto del ‘santo dal sultano’ ha descritto nel corso dei secoli e spiega come quel bizzarro episodio di storia sia venuto lentamente trasfigurandosi in un immortale ‘luogo della memoria’, emblematico ritratto delle paure e delle aspettative che sempre accompagnano il difficile confronto fra Europa cristiana e Oriente musulmano.

Indice:

Ringraziamenti - Introduzione - Parte prima Testi e immagini. XIII secolo-metà del XIV secolo: 1. Francesco, modello del rinnovamento spirituale della Chiesa. Giacomo di Vitry (1220 e 1223-1225) - 2. al-Kâmil, degno avversario dei crociati. Cronaca anonima delle crociate (Cronaca detta «di Ernoul», 1227-1229) - 3. Gran sete di martirio. Tommaso da Celano, Vita prima (1228) - 4. Eroe epico ed eminente professore. Enrico di Avranches, Legenda Sancti Francisci versificata (1232?) - 5. Portatore di precetti di vita. La tavola Bardi (anni 1240) - 6. Acceso di amore perfetto. Bonaventura - 7. Prova del fuoco. Gli affreschi di Assisi (1295-1299) - 8. Padre degli spirituali. Angelo Clareno (1326) - 9. Il sultano convertito. Ugolino da Montegiorgio, Actus beati Francisci et sociorum eius (1327-1337) - Parte seconda XIV-XXI secolo: 1. La prova del fuoco nella pittura e nella scultura medievali - 2. Il santo di Assisi di fronte alla barbarie degli infedeli. XIV-XVII secolo - 3. Santo e sultano tra «Philosophes» e cattolici nel XVIII secolo - 4. Francesco a Gerusalemme. Fondatore della presenza francescana in Terrasanta - 5. Francesco, apostolo della pace - Epilogo - Abbreviazioni e note - Referenze iconografiche - Indice dei nomi e delle cose notevoli.

John Tolan è professore di Storia medievale all’Università di Nantes. Tra le sue pubblicazioni, Les Sarrasins (2006).

giovedì 9 aprile 2009

Nuova traduzione della vita di San Francesco

L’incontro tra San Francesco e Papa Innocenzo III, che approvò la forma di vita dei Frati Minori, è considerato il momento dell’inizio dell’Ordine francescano. La tradizione vuole che l'incontro sia avvenuto il 16 aprile 1209, per cui quest’anno si celebra l’VIII centenario della fondazione dell’Ordine.

Per l’occasione, è stata pubblicata nella collana “Letture cristiane del secondo millennio” delle edizioni Paoline (Milano, 2009) una nuova traduzione della Vita di San Francesco – la cosiddetta Legenda maior – di San Bonaventura da Bagnoregio, con un’ampia introduzione di p. Pietro Messa.

P. Messa, della Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani della Pontificia Università Antonianum, ripercorre la storia delle riscritture della vicenda di Francesco, ricordando che la prima fonte che parla dei frati Minori è una lettera di Giacomo da Vitry, scritta ai suoi fedeli delle Fiandre da Genova.

“Siamo ai primi di ottobre del 1216 e prima di salpare per raggiungere Acri, in Oriente, di cui Giacomo era stato fatto Vescovo da papa Onorio III, questi raccontò la sua visita alla Curia romana, all’epoca residente a Perugia, e la positiva impressione riguardo alla fraternitas minoritica”, spiega p. Messa.

“Durante il giorno entrano nelle città e nei paesi, dandosi da fare con l’azione per guadagnare altri al Signore; la notte poi ritornano all’eremo o in luoghi solitari per attendere alla contemplazione”, scriveva Giacomo da Vitry, nel cui testo tuttavia non si menziona Francesco.

Molti studiosi dell’ultimo secolo, ponendo al centro delle proprie ricerche inerenti a Francesco più gli scritti che le biografie, hanno dato giustamente molto peso a quanto contenuto nel Testamento di frate Francesco, che quindi è stato spesso considerato “la sola fonte in grado di offrire il 'vero' Francesco, non frutto delle interpolazioni agiografiche offerte dalle biografie, soprattutto da quelle ufficiali”, ricorda p. Messa.

Con il Testamento, spiega il sacerdote francescano, “conosciamo Francesco secondo Francesco, o meglio come lui ha recepito e letto la sua esistenza nel 1226”. Con questo testo possiamo dunque “conoscere anzitutto l’autocoscienza di Francesco stesso, o meglio di frate Francesco, così come lui stesso espressamente si denomina”.

Francesco morì nel 1226 presso la Porziuncola. Il suo corpo fu portato dentro le mura di Assisi per essere sepolto nella chiesa di San Giorgio. Nel 1228, Gregorio IX riconobbe canonicamente la sua santità procedendo alla canonizzazione.

Questo atto, ricorda p. Messa, “comportava la scrittura di una vita ufficiale del nuovo santo, cosa che con un gesto più unico che raro lo stesso Gregorio IX commissionò a Tommaso da Celano, il quale in circa due anni consegnò la Vita del beato Francesco destinata a tutti i fedeli”.

Quest'opera, ha aggiunto, “propugnava anche l’idea che la via seguita da san Francesco, ossia quella della minoritas, fosse proponibile a tutti i fedeli”.

Dopo che in pochi anni si moltiplicarono le agiografie dedicate al Santo, il Capitolo generale riunito a Genova nel 1244 ordinò ai frati di inviare al Ministro Generale tutto ciò che conoscessero circa la vita e i miracoli di san Francesco.

I ricordi raccolti per ordine del Capitolo furono consegnati dal Ministro Generale a Tommaso da Celano, il quale, attingendo da essi e dalla sua prima opera dedicata a San Francesco, compilò il Memoriale in desiderio animae – la cosiddetta Vita seconda –, “questa volta senza seguire un possibile itinerario biografico-cronologico, ma raggruppando i diversi racconti a seconda delle tematiche trattate”.

La vita di San Francesco “costituiva quindi per i frati un solido punto di riferimento tanto quanto, per non dire di più, le stesse costituzioni”, osserva p. Messa.

Nella Legenda maior, San Bonaventura narra teologicamente l’incontro tra San Francesco e Innocenzo III. Il Papa, “ammirando nell’uomo di Dio la purezza di un animo semplice, la fermezza nel proposito e l’infiammato ardore di una volontà santa, si sentì incline a concedere un benigno assenso”, ma “non volle approvare subito ciò che chiedeva il Poverello di Cristo, perché ad alcuni Cardinali sembrava qualcosa di nuovo e arduo per le forze umane”.

Francesco raccontò poi al Papa la parabola di un ricco re che con gioia aveva sposato una donna bella e povera, e dei figli avuti da lei, così somiglianti al re che li aveva generati da dover essere allevati alla sua mensa.

“Non c’è da temere che i figli ed eredi dell’eterno Re muoiano di fame, perché essi, nati a immagine di Cristo Re per virtù dello Spirito Santo da una madre povera, è necessario che siano generati dallo spirito di povertà in una religione poverella”, disse.

Da quel momento il Papa, “colmo di una devozione particolare, si mostrò incline ad accogliere in tutto le richieste del servo di Cristo e lo amò sempre con affetto speciale. Perciò, concedette le cose richieste e promise di concederne ancora di più. Approvò la Regola, diede il mandato di predicare la penitenza e fece fare delle piccole chieriche a tutti i frati laici, che erano venuti con il servo di Dio, perché potessero predicare”.

giovedì 26 marzo 2009

Aperto al pubblico il Convento di Fiorano

Nell'ambito della 17 edizione delle Giornate di Primavera organizzate dal FAI, sabato 28 e domenica 29 marzo 2009 sarà possibile visitare il Convento di Fiorano ad Appignano (MC).
Bene normalmente chiuso al pubblico. Nel 1215 San Francesco giunse nella selva di Forano e sui resti di un ospizio benedettino vi fondò il Convento, divenuto poi uno dei più importanti della Marca. Nell'antica porta di quercia dalla quale il Santo fece il suo ingresso venne incisa l'iscrizione in latino che ricorda l'evento. Accanto alla porta si può ammirare l'affresco dell'Annunziata, del primo Quattrocento, attribuito a Giacomo da Recanati. Di notevole pregio è anche la pala dell'altare maggiore della fine del XVII secolo, di Pier Simone Fanelli. Nella chiesa dedicata a Santa Tecla, antica sede della Confraternita della morte, è degna di nota la cappella delle reliquie dei santi martiri Flavia, Giustino, Gaudenzio, Agrippa e Leonzio.
Informazioni ed elenco completo delle aperture al numero di telefono 0321/443553 24 ore su 24 oppure www.fondoambiente.it.

lunedì 23 febbraio 2009

San Francesco: Vallecchi pubblica "Legenda Maior"


16 aprile 1209, Papa Innocenzo III concede la sua approvazione alla formula vitae con la quale san Francesco d’Assisi e i suoi confratelli si impegnano a vivere in povertà, obbedienza e in castità, seguendo la dottrina e l’esempio di Gesù Cristo. Si tratta dell’approvazione della Regola Francescana e dell’atto di nascita dell’Ordine, di cui quest’anno si festeggiano gli ottocento anni. E’ con grande orgoglio e partecipazione che Vallecchi dedica a questa importante ricorrenza la prima e unica riproduzione integrale del manoscritto Vittorio Emanuele 411, il più importante codice miniato della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, contenente una delle più antiche e preziose redazioni della Legenda maior sancti Francisci, la biografia ufficiale del Santo di Assisi scritta da San Bonaventura da Bagnoregio su commissione dell’Ordine dei frati minori e approvata dal Capitolo generale di Pisa nel 1263. Il Codice Vittorio Emanuele 411 riprodotto in una accurata edizione facsimilare fu realizzato nel XIV secolo, circa un secolo dopo che Bonaventura aveva scritto la Legenda maior e ne contiene il testo completo, ha dimensioni superiori a quelle degli altri codici della Legenda, è scritto in una regolare littera textualis ed è riccamente decorato con una notevole abbondanza di iniziali miniate e da ben diciassette immagini che raffigurano episodi della vita del santo su fondo oro, tanto da farne una rarità, visto che pochi sono i codici miniati della Legenda appartenenti a quel periodo. Il formato, diverso e più grande, rispetto a quelli più piccoli, da tenere a portata di mano, sembrerebbe quello di un codice da biblioteca, purtroppo non se conosce con esattezza l’origine, ma secondo gli studiosi, sarebbe da attribuire all’area emiliano-romagnola e con molta probabilità fu commissionato da una facoltosa committente; una figura femminile inginocchiata compare infatti più volte in alcune miniature. Il testo inizia con il Prologo in cui Bonaventura fa l’elogio della santità e della missione salvifica di Francesco, suggellata dalle stimmate, illustra le ragioni che lo hanno indotto a scriverne la vita e spiega che ha organizzato il racconto non secondo la sequenza cronologica ma raggruppando episodi attinenti a uno stesso tema. Segue la Vita, divisa in quindici capitoli, all’inizio di ogni capitolo è posta una vignetta miniata che illustra un tema o un episodio del testo come fa il testo di San Bonaventura, seguendo via via, con qualche deroga, il ciclo giottesco della vita di San Francesco della Basilica Superiore di Assisi. L’ultimo capitolo è intitolato In festo translationis beati Francisci ed è diviso in nove lectiones da recitarsi nella festività del santo. Il facsimile è presentato in un cofanetto rivestito di carta marmorata e corredato da un commentario contenente i saggi del professor Franco Cardini, medievista di fama internazionale, della dottoressa Francesca Niutta responsabile del Fondo Manoscritti della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma e della dottoressa Maria Alessandra Bilotta, studiosa di miniatura medievale. CARATTERISTICHE TECNICHE Formato: 25 X 34,5 Pagine: 188 Tiratura: 980 esemplari numerati.

lunedì 16 febbraio 2009

Cantico sulle orme di San Francesco nella Valle Santa

Il Comune di Rieti ed il Centro Teatro Ateneo dell’Università la Sapienza di Roma informano che martedì 24 febbraio 2009 alle 18 presso l’aula magna dell’Ateneo romano tornerà in scena l’opera “Cantico sulle orme di San Francesco nella Valle Santa”, già rappresentato recentemente nella cripta della Cattedrale di Santa Maria a Rieti, nella chiesa di San Francesco (Monte Terminillo) e al Santuario di Fonte Colombo. La rappresentazione, scritta da Francesco Rinaldi e diretta da Carla Todero, per l’interpretazione di entrambi, sarà preceduta da un incontro storico-culturale che approfondirà i temi del “Francescanesimo in Italia” e del “Francescanesimo nella Valle Santa”, i cui relatori saranno rispettivamente il professor Alfonso Marini (docente di Storia Medievale dell’Università La Sapienza) e la dottoressa Ileana Tozzi (direttore del Museo Diocesano di Rieti), con la collaborazione del professor Maurizio Spoliti (Università La Sapienza). Organizzato un pullman per seguire lo spettacolo. Le prenotazioni all’ufficio stampa del Comune, da lunedì a venerdì (15.30-17.30).

lunedì 12 gennaio 2009

Ecco le reliquie di San Francesco


Nel 720° anniversario della consacrazione della chiesa di San Francesco e nel settimo centenario dell’approvazione della Regola, Grosseto accoglierà le reliquie del sangue di San Francesco stimmatizzato custodite nel santuario della Verna, in provincia di Arezzo. Le reliquie “scenderanno” dal sacro monte per girare i conventi della Toscana, cominciando proprio dal capoluogo maremmano - “E’ con grande onore e grande gioia che ci apprestiamo ad avere con noi le reliquie di questo grande uomo innamorato del Signore Gesù fino a ricevere da lui medesimo i segni della passione: le stimmate - spiega frate Stefano Giorgetti - E poi che dire del Crocifisso che gli parlò? Sì, perché avremo l’occasione di pregare di fronte a quel crocifisso che aprendo gli occhi, come vuole la tradizione, gli disse: ’Va’ (Francesco) e ripara la mia casa, che è tutta in rovina’. Avremo con noi una copia di quel santo crocifisso denominato, dalla chiesa dove risiedeva, di San Damiano”. Per il religioso si tratta di “...un evento di grande portata di speranza, di fede, di gioia” e di “...una grande occasione per far emergere la forte tempra di fede dei maremmani che ben 789 anni fa chiamarono i frati di Francesco nelle loro terre”. Per l’esposizione delle reliquie nel convento di San Francesco sono previsti quattro giorni di manifestazioni, dal 22 al 25 gennaio 2009. Il programma prenderà il via giovedì 22 gennaio alle 16,30 con l’arrivo delle reliquie nella chiesa di San Francesco con un momento di accoglienza preghiera; alle 18 messa solenne officiata da monsignor Rodolfo Cetoloni, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza; alle 20 cena fraterna e alle 21,15 veglia di preghiera guidata. Poi venerdì 23 gennaio giornata dedicata a “San Francesco e gli eretici”: sante messe alle 7,30, alle 8,30 e ancora alle 16 santa messa per anziani e ammalati con benedizione della reliquia; alle 17 incontro di informazione con il gruppo Pi Greco sul tema “Testimoni di Geova, Scientology e sette, dramma familiare?”, incontro che si ripeterà alle 21,15. Sabato 24 Gennaio incontri su “San Francesco e i ragazzi”, con sante messe alle 7,30 e alle 8,30; alle 15,30 “Magico medioevo”, festa per tutti i ragazzi del catechismo, alle 17,30 merenda; alle 18,15 santa messa solenne presieduta da monsignor Franco Agostinelli, vescovo di Grosseto, seguirà un buffet. Infine domenica 25 gennaio sante messe come da orario festivo (7,30, 9 e 11,30), quindi pomeriggio di preghiera silenziosa di fronte alle reliquie; infine alle 18 santa messa di saluto alle reliquie di San Francesco e al crocifisso di San Damiano.