Marsciano ospiterà, dal 20 al 28 settembre 2008, presso le sale di Palazzo Pietromarchi, la mostra iconografica "La contessa con gli Zoccoli" incentrata sulla figura della Beata Angelina da Montegiove.
L'inaugurazione si svolgerà sabato 20 settembre a partire dalle ore 10. Prevista la partecipazione del sindaco Chiacchieroni, di Suor Clotilde Filannino, di Maria Grazia Nico Ottaviani, docente di storia medievale all'Università di Perugia, e di Giulio Busti, conservatore del museo regionale della ceramica di Deruta.
Angelina da Montegiove è considerata la fondatrice del Terz’Ordine Francescano regolare. Ella, infatti, fu la prima ad ottenere nel 1403 da Papa Bonifacio IX l’autorizzazione a vivere in comune, senza clausura, professando la regola di Nicolò IV. Nata intorno al 1357, nel castello tutt'ora esistente di Montegiove a 40 km da Orvieto, da un ramo della nobile famiglia dei Conti di Marsciano, non conobbe suo padre, Giacomo, morto di peste nell'anno stesso della sua nascita. Perse a sei anni la madre e, successivamente, i tre fratelli, nessuno dei quali aveva lasciato discendenza, per cui la famiglia nel suo ramo principale si estinse con lei e con sua sorella Francesca, andata sposa ad un Trinci a Foligno. Gli anni trascorsi a Montegiove furono segnati anche dalla esperienza dolorosa di sapere i suoi in lotta con membri della loro stessa famiglia. Queste sofferenze non la fecero chiudere nel dolore, ma la maturarono generando in lei apertura a Dio e al prossimo: la contessa divenne la ‘povera del Signore’, la sorella di tutti. Il vuoto documentario sul periodo compreso tra la permanenza di Angelina a Montegiove e l'arrivo a Foligno, non consente di valutare la leggenda sulla sua vita ricostruita dall'erudito folignate Ludovico Jacobilli nel secolo XVII. Tale leggenda racconta fra l'altro di una breve permanenza di Angelina a Civitella del Tronto, sposa del Conte francese Giovanni de Termis (morto due anni dopo le nozze), di una intensa attività caritatevole ed educativa e di un processo per sospetta eresia, a cui avrebbe fatto seguito la cacciata dal regno di Napoli. Con certezza a partire dall'ultimo decennio del Trecento, Angelina dimora nel monastero di S. Anna a Foligno, che fonda insieme al Beato Paoluccio Trinci, ed è impegnata in una intensa attività che sfocerà nella nascita di una Congregazione. Nel 1428, il papa Martino V riconobbe la “congregazione di Foligno”, che abbracciava fraternità sparse tra Umbria, Lazio, Toscana, Marche, Abruzzo. Di questa Angelina fu ministra generale fino alla morte, avvenuta il 14 luglio 1435.
Angelina da Montegiove è considerata la fondatrice del Terz’Ordine Francescano regolare. Ella, infatti, fu la prima ad ottenere nel 1403 da Papa Bonifacio IX l’autorizzazione a vivere in comune, senza clausura, professando la regola di Nicolò IV. Nata intorno al 1357, nel castello tutt'ora esistente di Montegiove a 40 km da Orvieto, da un ramo della nobile famiglia dei Conti di Marsciano, non conobbe suo padre, Giacomo, morto di peste nell'anno stesso della sua nascita. Perse a sei anni la madre e, successivamente, i tre fratelli, nessuno dei quali aveva lasciato discendenza, per cui la famiglia nel suo ramo principale si estinse con lei e con sua sorella Francesca, andata sposa ad un Trinci a Foligno. Gli anni trascorsi a Montegiove furono segnati anche dalla esperienza dolorosa di sapere i suoi in lotta con membri della loro stessa famiglia. Queste sofferenze non la fecero chiudere nel dolore, ma la maturarono generando in lei apertura a Dio e al prossimo: la contessa divenne la ‘povera del Signore’, la sorella di tutti. Il vuoto documentario sul periodo compreso tra la permanenza di Angelina a Montegiove e l'arrivo a Foligno, non consente di valutare la leggenda sulla sua vita ricostruita dall'erudito folignate Ludovico Jacobilli nel secolo XVII. Tale leggenda racconta fra l'altro di una breve permanenza di Angelina a Civitella del Tronto, sposa del Conte francese Giovanni de Termis (morto due anni dopo le nozze), di una intensa attività caritatevole ed educativa e di un processo per sospetta eresia, a cui avrebbe fatto seguito la cacciata dal regno di Napoli. Con certezza a partire dall'ultimo decennio del Trecento, Angelina dimora nel monastero di S. Anna a Foligno, che fonda insieme al Beato Paoluccio Trinci, ed è impegnata in una intensa attività che sfocerà nella nascita di una Congregazione. Nel 1428, il papa Martino V riconobbe la “congregazione di Foligno”, che abbracciava fraternità sparse tra Umbria, Lazio, Toscana, Marche, Abruzzo. Di questa Angelina fu ministra generale fino alla morte, avvenuta il 14 luglio 1435.
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