giovedì 29 ottobre 2009
Convegno Francescano a Camerino
in collaborazione coMonastero Santa Lucia di Foligno
Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani
della Pontificia Università Antonianum di Roma
Giornata di studio
Osservanza Francescana al Femminile
IV. La beata Battista Varano e i suoi scritti
Camerino, sabato 7 novembre 2009
Presiede prof. Pietro Messa, ofm
ore 9,00 Saluti
ore 9,15 Pierluigi Falaschi, Battista e il suo tempo: tra Giulio Cesare Varano e papa Alessandro VI
ore 9,45 Maria Grazia Nico Ottaviani, Le donne dei Varano
ore 10,15 Pausa
ore 10,30 Nicoletta Giovè, La scrittura di una donna, la scrittura di Battista Varano
ore 11,00 Giancarlo Breschi, Appunti sulla lingua della beata Battista Varano
ore 11,30 Discussione
Presiede prof. Roberto Lambertini
ore 15,00 Silvia Serventi, Lo status quaestionis circa gli scritti di Battista Varano
ore 15,30 Adriano Gattucci, ofm, Eranome in tanto fastidio le cose devote e li frati e le sore. LAutobiografia
ore 16,00 Pausa
ore 16,15 Massimo Reschiglian, ofm, Le Istruzioni al discepolo tra comunicazione sapienziale e riferimenti autobiografici
ore 16,45 Angela Emmanuela Scandella, osc, Aspetti dellesperienza spirituale di Battista da Varano
ore 17,15 Gabriella Zarri, Conclusioni
venerdì 9 ottobre 2009
Convegno di Studi
“Per La Santità Sua”:
San Giacomo della Marca a Napoli
(1473-1476)
Venerdì 20 novembre 2009
Ore 9.00
Sala Maria Cristina
Monastero di S. Chiara
Napoli
programma:
Venerdi 20 novembre
Sala Maria Cristina, Monastero di S. Chiara, Napoli
Presiede i lavori: Prof. Errico Cuozzo (Università Suor Orsola Benincasa, Napoli, Accademico Pontificio)
- ore 9.00 Accoglienza
- ore 9.15 Saluti delle Autorità
- ore 9.45 Prolusione
Prof. Luigi Pellegrini ofmCap. (Società Internazionale di Studi Francescani, Assisi)
- ore 10.30 San Giacomo della Marca a Napoli: testimonianze d’archivio e documentazione
presentazione a cura della dott.ssa Fulvia Serpico (Università “Suor Orsola Benincasa”, Napoli)
- ore 11.00 Ordini mendicanti, movimenti osservanti e dinamiche politico-sociali nella Napoli del Quattrocento
Prof.ssa Rosalba Di Meglio (Università Federico II)
- ore 11.30 coffee break (Sala delle cappe)
- ore 11.45 Il linguaggio politico e la pedagogia civile di Giacomo
Prof. Paolo Evangelisti (Archivio Storico della Camera dei Deputati)
- ore 12.15 Tra quaresimali e “Piacere Onesto”: cultura alimentare negli anni di San Giacomo
Dott. Tommaso Lucchetti (Storico della cultura gastronomica e dell’arte conviviale, Sistema Museale della Provincia di Ancona)
- ore 12.45 progetto “La Cucina dello spirito” presentazione con descrizione delle ricette a cura della sig.ra Ermetina Mira, Presidente dell’ Ass. I sapori del Piceno.
- ore 13.15 Pausa pranzo (buffet nella Sala delle Cappe)
Degustazione dei Dolci conventuali e monastici (a cura dell’Associazione “I Sapori del Piceno- La cucina dello spirito”)
- ore 15.30 visita Chiostro, Museo
- ore 16.00 I luoghi di S. Giacomo
Dott. Luigi Abetti (Università Suor Orsola Benincasa)
- ore 17.00 L’Immagine di S. Francesco nei Sermoni di Giacomo della Marca
Dott. Lorenzo Turchi, ofm (Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani della Pontificia Università Antonianum in Roma)
- ore 17.30 Tunc senex lacrimans... Giacomo della Marca tra Minori osservanti e Minori conventuali: i precari equilibri di un santo
Dott. Pacifico Sella, ofm (Studio Teologico Interprovinciale San Bernardino di Verona)
- ore 18.00 I “Miracoli Napoletani” di Giacomo della Marca
Prof.ssa Marina Montesano (Università di Genova)
- ore 18.30 Conclusioni
Prof. Marco Bartoli, (Lumsa e Pontificia Università Antonianum, Roma)
Per celebrare la ricorrenza della morte di
S. Giacomo della Marca si terrà
Il 28 novembre 2009:
- ore 10.00 Santa Messa Solenne, Chiesa di S. Maria la Nova, Cappella di S. Giacomo
presieduta dal Ministro Provinciale dell’Ordine dei Frati Minori P. Agostino Esposito con la partecipazione dell’OFS e della GIFRA
venerdì 3 luglio 2009
AVVISO
lunedì 8 giugno 2009
Hai guardato me
martedì 12 maggio 2009
San Francesco d'Italia
San Francesco d’Italia
Rieti, 12-13 giugno 2009
Il Convegno è promosso dal CESA (Centro Europeo di Studi Agiografici) in collaborazione con l’Assessorato ai Beni Culturali del Comune di Rieti e l’AISSCA (Associazione Italiana per lo Studio della santità, dei Culti e dell’Agiografia) e la Biblioteca Paroniana di Rieti.
Biblioteca Paroniana
Via S. Pietro Martire, 28 - 02100 Rieti
Tel. 0746.287331/ 287295 - Fax 0746.297565
E-mail: cesa@gmail.it.
<< Programma completo in formato PDF.
domenica 3 maggio 2009
La grazia del lavoro
La partecipazione libera è senza iscrizione e senza prenotazione.
8-9 maggio 2009
Oasi Gesù Bambino, Greccio (Rieti)
mercoledì 29 aprile 2009
Il Santo dal Sultano
L'incontro di Francesco d'Assisi e l'islam
di John Tolan
traduzione di M. Sampaolo
pp. 432, € 30,00
Laterza, 2009
ISBN: 9788842085614
Nel 1219, nel quadro della quinta crociata, Francesco d’Assisi lascia l’Italia per andare in Egitto a incontrare il sultano Malik al-Kâmil. È un faccia a faccia misterioso su cui storici, teologi, artisti e scrittori non hanno mai smesso di interrogarsi: ricerca del martirio? Ingenuo atto di audacia? Risultato estremo di una volontà di proselitismo o modello esemplare di dialogo interreligioso? Dalle esaltazioni agiografiche dei primi biografi alle interpretazioni attualizzanti di Benedetto XVI, dagli affreschi della basilica di Assisi alle incisioni di Gustave Doré, John Tolan segue l’intricato arabesco che il racconto del ‘santo dal sultano’ ha descritto nel corso dei secoli e spiega come quel bizzarro episodio di storia sia venuto lentamente trasfigurandosi in un immortale ‘luogo della memoria’, emblematico ritratto delle paure e delle aspettative che sempre accompagnano il difficile confronto fra Europa cristiana e Oriente musulmano.
Indice:
Ringraziamenti - Introduzione - Parte prima Testi e immagini. XIII secolo-metà del XIV secolo: 1. Francesco, modello del rinnovamento spirituale della Chiesa. Giacomo di Vitry (1220 e 1223-1225) - 2. al-Kâmil, degno avversario dei crociati. Cronaca anonima delle crociate (Cronaca detta «di Ernoul», 1227-1229) - 3. Gran sete di martirio. Tommaso da Celano, Vita prima (1228) - 4. Eroe epico ed eminente professore. Enrico di Avranches, Legenda Sancti Francisci versificata (1232?) - 5. Portatore di precetti di vita. La tavola Bardi (anni 1240) - 6. Acceso di amore perfetto. Bonaventura - 7. Prova del fuoco. Gli affreschi di Assisi (1295-1299) - 8. Padre degli spirituali. Angelo Clareno (1326) - 9. Il sultano convertito. Ugolino da Montegiorgio, Actus beati Francisci et sociorum eius (1327-1337) - Parte seconda XIV-XXI secolo: 1. La prova del fuoco nella pittura e nella scultura medievali - 2. Il santo di Assisi di fronte alla barbarie degli infedeli. XIV-XVII secolo - 3. Santo e sultano tra «Philosophes» e cattolici nel XVIII secolo - 4. Francesco a Gerusalemme. Fondatore della presenza francescana in Terrasanta - 5. Francesco, apostolo della pace - Epilogo - Abbreviazioni e note - Referenze iconografiche - Indice dei nomi e delle cose notevoli.
John Tolan è professore di Storia medievale all’Università di Nantes. Tra le sue pubblicazioni, Les Sarrasins (2006).
giovedì 9 aprile 2009
Nuova traduzione della vita di San Francesco
Per l’occasione, è stata pubblicata nella collana “Letture cristiane del secondo millennio” delle edizioni Paoline (Milano, 2009) una nuova traduzione della Vita di San Francesco – la cosiddetta Legenda maior – di San Bonaventura da Bagnoregio, con un’ampia introduzione di p. Pietro Messa.
P. Messa, della Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani della Pontificia Università Antonianum, ripercorre la storia delle riscritture della vicenda di Francesco, ricordando che la prima fonte che parla dei frati Minori è una lettera di Giacomo da Vitry, scritta ai suoi fedeli delle Fiandre da Genova.
“Siamo ai primi di ottobre del 1216 e prima di salpare per raggiungere Acri, in Oriente, di cui Giacomo era stato fatto Vescovo da papa Onorio III, questi raccontò la sua visita alla Curia romana, all’epoca residente a Perugia, e la positiva impressione riguardo alla fraternitas minoritica”, spiega p. Messa.
“Durante il giorno entrano nelle città e nei paesi, dandosi da fare con l’azione per guadagnare altri al Signore; la notte poi ritornano all’eremo o in luoghi solitari per attendere alla contemplazione”, scriveva Giacomo da Vitry, nel cui testo tuttavia non si menziona Francesco.
Molti studiosi dell’ultimo secolo, ponendo al centro delle proprie ricerche inerenti a Francesco più gli scritti che le biografie, hanno dato giustamente molto peso a quanto contenuto nel Testamento di frate Francesco, che quindi è stato spesso considerato “la sola fonte in grado di offrire il 'vero' Francesco, non frutto delle interpolazioni agiografiche offerte dalle biografie, soprattutto da quelle ufficiali”, ricorda p. Messa.
Con il Testamento, spiega il sacerdote francescano, “conosciamo Francesco secondo Francesco, o meglio come lui ha recepito e letto la sua esistenza nel 1226”. Con questo testo possiamo dunque “conoscere anzitutto l’autocoscienza di Francesco stesso, o meglio di frate Francesco, così come lui stesso espressamente si denomina”.
Francesco morì nel 1226 presso la Porziuncola. Il suo corpo fu portato dentro le mura di Assisi per essere sepolto nella chiesa di San Giorgio. Nel 1228, Gregorio IX riconobbe canonicamente la sua santità procedendo alla canonizzazione.
Questo atto, ricorda p. Messa, “comportava la scrittura di una vita ufficiale del nuovo santo, cosa che con un gesto più unico che raro lo stesso Gregorio IX commissionò a Tommaso da Celano, il quale in circa due anni consegnò la Vita del beato Francesco destinata a tutti i fedeli”.
Quest'opera, ha aggiunto, “propugnava anche l’idea che la via seguita da san Francesco, ossia quella della minoritas, fosse proponibile a tutti i fedeli”.
Dopo che in pochi anni si moltiplicarono le agiografie dedicate al Santo, il Capitolo generale riunito a Genova nel 1244 ordinò ai frati di inviare al Ministro Generale tutto ciò che conoscessero circa la vita e i miracoli di san Francesco.
I ricordi raccolti per ordine del Capitolo furono consegnati dal Ministro Generale a Tommaso da Celano, il quale, attingendo da essi e dalla sua prima opera dedicata a San Francesco, compilò il Memoriale in desiderio animae – la cosiddetta Vita seconda –, “questa volta senza seguire un possibile itinerario biografico-cronologico, ma raggruppando i diversi racconti a seconda delle tematiche trattate”.
La vita di San Francesco “costituiva quindi per i frati un solido punto di riferimento tanto quanto, per non dire di più, le stesse costituzioni”, osserva p. Messa.
Nella Legenda maior, San Bonaventura narra teologicamente l’incontro tra San Francesco e Innocenzo III. Il Papa, “ammirando nell’uomo di Dio la purezza di un animo semplice, la fermezza nel proposito e l’infiammato ardore di una volontà santa, si sentì incline a concedere un benigno assenso”, ma “non volle approvare subito ciò che chiedeva il Poverello di Cristo, perché ad alcuni Cardinali sembrava qualcosa di nuovo e arduo per le forze umane”.
Francesco raccontò poi al Papa la parabola di un ricco re che con gioia aveva sposato una donna bella e povera, e dei figli avuti da lei, così somiglianti al re che li aveva generati da dover essere allevati alla sua mensa.
“Non c’è da temere che i figli ed eredi dell’eterno Re muoiano di fame, perché essi, nati a immagine di Cristo Re per virtù dello Spirito Santo da una madre povera, è necessario che siano generati dallo spirito di povertà in una religione poverella”, disse.
Da quel momento il Papa, “colmo di una devozione particolare, si mostrò incline ad accogliere in tutto le richieste del servo di Cristo e lo amò sempre con affetto speciale. Perciò, concedette le cose richieste e promise di concederne ancora di più. Approvò la Regola, diede il mandato di predicare la penitenza e fece fare delle piccole chieriche a tutti i frati laici, che erano venuti con il servo di Dio, perché potessero predicare”.
giovedì 26 marzo 2009
Aperto al pubblico il Convento di Fiorano
Bene normalmente chiuso al pubblico. Nel 1215 San Francesco giunse nella selva di Forano e sui resti di un ospizio benedettino vi fondò il Convento, divenuto poi uno dei più importanti della Marca. Nell'antica porta di quercia dalla quale il Santo fece il suo ingresso venne incisa l'iscrizione in latino che ricorda l'evento. Accanto alla porta si può ammirare l'affresco dell'Annunziata, del primo Quattrocento, attribuito a Giacomo da Recanati. Di notevole pregio è anche la pala dell'altare maggiore della fine del XVII secolo, di Pier Simone Fanelli. Nella chiesa dedicata a Santa Tecla, antica sede della Confraternita della morte, è degna di nota la cappella delle reliquie dei santi martiri Flavia, Giustino, Gaudenzio, Agrippa e Leonzio.
Informazioni ed elenco completo delle aperture al numero di telefono 0321/443553 24 ore su 24 oppure www.fondoambiente.it.